“Vedo solo Biancorosso”….30 domande ad Aleksa Gulbe

E’ arrivata ad Ancona direttamente dalla sua Lettonia appena 16enne. Un anno nel Basket Girls, quanto basta per farla conoscere e metterla in mostra sotto i riflettori. La stagione successiva veste la maglia della Reyer Venezia e poi vola oltreoceano. Da due anni Aleksa Gulbe è una Hoosier, giocatrice di Indiana University. La stagione appena chiusa (Indiana ha chiuso quarta nella Big Ten Conference con un bilancio di 24-8) per colpa dell’emergenza sanitaria le ha impedito di continuare la sua ascesa cestistica. Ora è tornata nella sua Lettonia ma non appena sarà possibile riprenderà a crescere con il suo talento in un campo di basket. Intanto, con il Basket Girls nel cuore, ecco la stellina lettone raccontarsi a “Vedo solo Biancorosso”.

1) Nome? Aleksa Gulbe
2) Anni ? 20
3) Di dove sei ? Vengo da Riga, in Lettonia
4) Ruolo ? Ala grande
5) A quanti anni hai iniziato a giocare a basket ? A 9 anni
6) Hai giocato due anni in Italia, uno ad Ancona e uno a Venezia. Come sei arrivata a giocare nel nostro Paese? Dopo l’Europeo del 2015, qualche squadra ha iniziato a contattarmi. All’inizio volevo rimanere in Lettonia, ma poi mia madre ha parlato con Diana Skarastina, che allenava ad Ancona e con cui aveva giocato in Nazionale, che mi ha offerto di venire in Italia. Ci abbiamo pensato e tutti insieme abbiamo deciso che era una bella opportunità.
7) Dove giochi ora ? Adesso gioco ad Indiana University. L’anno prossimo sarà il mio terzo anno, junior year.
8 ) Come sei stata scelta in Ncaa Division 1? Molte atlete che giocano con le proprie nazionali giovanili hanno la possibilità di andare negli Usa finite le scuole superiori. Per me la situazione è stata grosso modo la stessa. Ogni volta che partecipavo a qualche evento con la mia Nazionale, ho avuto un grande ritorno dagli allenatori americani. Che hanno iniziato a contattarmi molto presto. Io ho sempre saputo di voler andare negli Usa per laurearmi e giocare a basket. Quando sono venuta in Italia a giocare, ho pensato che forse potevo accettare la possibilita di giocare fra le professioniste dopo la scuola superiore, ma alla fine ho mantenuto il mio sogno di andare negli Usa. Alcune Università mi hanno contattato e inizialmente è stata una scelta difficile, ma dopo aver visto qualcuna di esse, ho deciso che Indiana University era il posto giusto dove stare.
9) Ci puoi dire come funziona il sistema Ncaa. Come è strutturato il campionato? È un lungo percorso. C’è un periodo in estate in cui le giocatrici tornano a scuola, studiano e iniziano ad allenarsi, facendo basket e atletica. Dopo di che tutte tornano a casa fino alla fine di Agosto, pronte a tornare per iniziare la scuola. Quando si parte, inizia anche la pre-season con gli allenamenti, individuali e di atletica, ma non di squadra perché le regole dell’Ncaa impongono che gli allenamenti ufficiali di squadra possono iniziare solo quando manca un mese all’inizio della stagione. Prima della Big Ten Conference (B1G), cioé la nostra attuale conference, abbiamo delle partite di pre-season che sono importanti, perché stabiliscono in base alle vittorie o alle sconfitte la tua posizione di partenza nella B1G. Le squadre della stessa conference giocano due volte contro e la stagione è molto intensa perché noi giochiamo di solito ogni 3-4 giorni. Quando questa fase del B1G finisce, inzia la fase finale (il B1G tournament). Le ultime quattro classificate iniziano a giocare il primo giorno, poi la sesta e la quinta giocano con le vincenti del giorno precedente. E cosi via, con l’idea che meglio ti sei posizionato nella stagione regolare e piu tardi inizi a giocare nel fase finale.
10) Ci racconti la tua giornata durante la stagione ? Durante la stagione gli allenamenti non sono cosí intensi come in pre-season. Di solito ho lezione alla mattina, poi vado a fare qualche trattamento fisioterapico, parlo con le mie compagne di squadra, e sono pronta per l’allenamento. Qualche volta prima dell’allenamento facciamo pesi. Durante la stagione, prima dell’allenamento, abbiamo delle sessioni video dove guardiamo cosa abbiamo sbagliato e come saranno le nostre prossime avversarie. Gli allenamenti in totale non durano piu di 2 ore, 2 ore e mezza. Poi defaticamento. Se giochiamo fuori, partiamo sempre il giorno prima, se giochiamo in casa invece ceniamo insieme, poi andiamo a a casa e ci rilassiamo.
11) Quali sono secondo te le differenze più grandi fra il basket il Europa e il basket in Usa? Soprattutto l’intensità e il modo di giocare. In Europa, si preferisce un gioco fatto di passaggi e di collaborazioni, in America si gioca più individualmente, con più 1vs1 e movimenti per battere l’avversario.
12) I tuoi ricordi più belli del basket in Europa. La cosa più importante da ricordare del mio giocare in Europa è stata imparare l’italiano con le mie compagne di squadra. Però anche quando nel 2015 siamo andate ai Mondiali con la mia Nazionale o quando abbiamo vinto lo scudetto in Italia oppure il quarto posto ai Campionati Europei nel 2018.
13) Cosa ti manca di più dell’Europa ? Ovviamente la mia famiglia. Mi manca davvero tanto..così come gli amici, la cultura europea in generale e le mie abitudini.
14) Se non avessi giocato a basket, quale altro sport avresti voluto praticare ? Forse beach volley. Penso sia difficile ma allo stesso tempo interessante come costruire la chimica e la comprensione migliore con la tua compagna per vincere.
15) Il giocatore più forte di sempre, secondo te.. Michael Jordan e Diana Taurasi.
16) Il tuo giocatore preferito oggi ? Lebron James, ma osservo molti giocatori per capire il loro modo di giocare. Quando guardo una partita di basket osservo i dettagli dei giocatori e quali sono le loro peculiarità. E cerco di imparare da tutti.
17) La tua giocatrice preferita oggi ? Emma Meesseman
18) La tua squadra del cuore ? Sicuramente la mia squadra giovanile l’anno prima di venire in Italia. Questo perché le giocatrici di quella squadra sono quelle con cui sono cresciuta e con loro ho vissuto un sacco di cose, dai piccoli drammi delle ragazzine a vincere molti campionati lettoni.
19) La scarpe con cui vorresti sempre giocare ? Sono sempre stata una fan delle Nike, ma ora devo indossare le Adidas perché è uno sponsor della nostra università. Per cui, in questo momento dico le Damien Lillard 6, ma le mie preferite da sempre sono le Lebron 17 low top.
20) Cosa significa per te giocare a basket ? Significa fare ciò che amo. Liberare la mente e padroneggiare sempre di più il gioco a cui sto giocando da 11 anni . Giocare significa anche viaggiare con i tuoi amici e creare altre amicizie. Semplicemente amo tutto questo!!
21) Cosa significa per te allenarti ? Prima di tutto, come ho detto prima, migliorare la mia conoscenza del gioco. Lo voglio capire e quindi allenarmi mi aiuta a farlo. E ti prepara non solo a giocare ma a creare una mentalità utile anche per la vita.
22) Inizierai il tuo terzo e penultimo anno in Ncaa. Quale è il tuo obiettivo ? Prima di tutto laurearmi, poi diventare una giocatrice migliore. Poi uno dei piu grandi obiettivi sarebbe vincere il titolo.. Vediamo se succede!
23) Hai pensato al dopo ? Rimarrai in Usa o tornerai in Europa ? Al momento non ho ancora pensato al dopo. Ora vivo giorno per giorno senza pensare al futuro. Ho ancora due anni qui negli States e molte cose possono accadere.. 24) Sei arrivata al Basket Girls a 16 anni. Cosa ricordi di quell’anno ad Ancona ? Tutto il meglio. All’inizio appena sono arrivata non capivo nulla, ma poi nel giro di 5 mesi ho iniziato a capire l’italiano quel tanto che mi bastava per avere una breve conversazione con le mie compagne di squadra o di classe. Ricordo che gli allenamenti erano piu duri di quelli che facevo a casa mia ma mi divertivo. Ogni cosa era magnifica! Ancona è stato il posto dove sono uscita dalla mia comfort zone per provare a diventare una giocare migliore. E ovviamente è stato il posto dove ho conosciuto i miei primi amici italiani che non dimentico.
25) Quanto sei social ? E che social frequenti ? Possiamo avere il tuo indirizzo Instagram ? Non sono molto social ma ovviamente sono iscritta ad Instagram (@aagulbe) e Twitter (@GulbeAleksa)…questi sono i social che uso per tenermi in contatto con il resto del mondo.
26) Il tuo cibo preferito ? Pancakes!
27) Una frase o un motto che ti rappresenta.0. “You are the one who makes your own path, you are the one who decides how successful you are going to be”
28) Una cosa che proprio non sopporti. Le persone che si dimenticano di parlare perche sono sempre attaccate al loro telefono.
29) In questo momento in Italia tutto lo sport è fermo per il Covid. Tu ora sei ancora negli Usa o sei tornata in Lettonia. Com’è lì da te la situazione? Sono tornata in Lettonia da poco e qui la situazione si sta stabilizzando. Sono felice di aver deciso di tornare non appena la Ncaa è stata cancellata, il 13 Marzo. I tempi sono difficili, ma spero che tutti quanti stiano a casa con le proprie famiglie, cercando di fare qualcosa che li renda felici in questo tempi bui.
30) Cosa ti senti di dire a tutte le nostre giovani atlete che sognano di arrivare al tuo livello ? Lavorare sodo e con intelligenza. Chi vuole essere migliore di un altro nella vita, deve lavorare con intelligenza (che significa capire cosa fare per migliorare) e fare le cose con passione. E per raggiungere questo livello, il livello che ti sei prefissata, devi essere disposta a sacrificare il fare tardi la sera per essere pronta la mattina presto.