Comunicato Basket Girls dopo gara-1

Come nei più violenti film di guerra, il day-after del Basket Girls è peggiore di quanto ci si potesse aspettare. Solo che in questo caso non siamo né in un film né tantomeno in guerra: stiamo solo “giocando” a pallacanestro. Ma il bollettino medico a meno di 24 ore da gara-1 del primo turno dei play-off contro Roseto, è implacabile e assurdo. Un’atleta (Eleonora Marinelli) che non cammina dopo una botta al ginocchio (non sanzionata) e di cui ancora non si possono capire gli sviluppi, e un’altra (Irene Bolognini) ricoverata in ospedale sin dalla notte per un pneumotorace post traumatico, che si spera non richieda un intervento chirurgico di drenaggio con l’azione che l’ha provocato anche in questo non sanzionata.

Il Basket Girls ritiene tutto questo è inaccettabile. Una cosa è l’intensità, un’altra è giocare sempre per fare fallo, per aggrapparsi alle braccia, per prendere vantaggi illegali con la convinzione che tanto gli arbitri non potranno fischiare 50 falli. Dover contare i feriti dopo una partita di basket, che per quanto possa essere importante rimane sempre una partita, è vergognoso. Il Basket Girls esige che ogni atleta, sua o avversaria che sia, venga tutelata da chi è preposto a farlo e quindi che ogni contatto falloso venga sanzionato in maniera tale come previsto dal regolamento, anche se fosse uno per ogni azione. Sapere  che una giocatrice è in ospedale e rischi addirittura un intervento chirurgico per un pneumotorace causato da un colpo inferto dagli avversari, va contro ogni principio di lealtà, correttezza sportiva e non violenza sanciti dal codice etico della Federazione e dello sport in genere.